venerdì 7 aprile 2017

Segnalazione Non è mai troppo presto per amare



Buongiorno,
oggi vi presentiamo una nuova uscita 

SCHEDA ROMANZO

Titolo: “Non è mai troppo presto per amare”
Autore: Eugenio Nascimbeni
Casa editrice: Amarganta Editore
Genere letterario: Romanzo di formazione
Pagine: 130
Formato: digitale e cartaceo
Prezzi: Euro 1,99 digitale, Euro 12,00 cartaceo
SINOSSI

Milano, un’estate di fine anni sessanta. Fabio, dodicenne portiere della squadra di calcio amatoriale dei “Diavoli Gialli”, parte con sua madre per una località dell’entroterra pesarese per concedersi un primo scampolo di vacanze, ospite di suo cugino Celso e degli zii.
Nel corso del viaggio fa qualche riflessione sul tema dell’amore, un sentimento che lui conosce appena attraverso le canzoni melodiche di quegli anni e grazie alla fugace lettura dei fotoromanzi della Lancio, diffusissimi a quei tempi, di cui sua madre è un’accanita lettrice.
L’incontro sul treno con un soldato di leva, triste e addolorato dopo avere salutato la sua ragazza, gli fa comprendere che l’amore è una medaglia a due facce: da un lato la gioia, dall’altra la sofferenza.
Arrivato a destinazione fa conoscenza con Lea, una bellissima ragazzina di due anni più grande e della quale s’innamora al primo sguardo. Con la timidezza e l’inesperienza dell’età incomincia un piccolo corteggiamento sino a quando lei non gli regala il suo primo bacio d’amore.
La storia tra di loro s’irrobustisce e tutto sembra filare per il verso giusto, ma un evento inatteso finisce per lacerare in modo irreparabile il loro rapporto.
Fabio allora, attraverso un percorso di crescita individuale quanto mai sofferto, giunge alla vetta più elevata dell’amore: nonostante la relazione con Lea sia terminata, il suo sentimento verso di lei non è mutato, anzi si è ingigantito.
Un drammatico avvenimento, infine, pone Fabio davanti a una scelta coraggiosa che affronta con lo slancio passionale del suo giovane cuore innamorato.
L’ultimo capitolo, un vero e proprio colpo di scena, commovente ma non strappalacrime, spiegherà cosa è successo, a distanza di tempo dai fatti raccontati, a tutti i protagonisti della vicenda.





Quarta di copertina
“Non è mai troppo presto per amare”
Fabio, dodici anni, un quartiere metropolitano di cui conosce ogni angolo, un gruppo di amici con cui passare le giornate. Poi le lunghe vacanze in campagna, dagli zii, e l'incontro che sconvolgerà la sua esistenza e le sue piccole grandi certezze, quello con la bellissima Lea, di due anni più grande. Un amore a prima vista, totale e profondo, come totali e profondi possono essere i sentimenti vergini di chi si affaccia alla vita. Passando dagli scorci di Milano all'entroterra di Pesaro, Nascimbeni riesce con delicata maestria a delineare lo sbocciare del sentimento nell'animo di Fabio, suscitando nel lettore un'empatia totalizzante nei confronti del piccolo protagonista. La prosa, curata e fluida, risveglia nella memoria tempi, cadenze e sensazioni in perfetto sincronismo con l'evolversi del narrato, riuscendo nel miracolo di mescolare la fantasia con la realtà che ci appartiene.    
Per lei avrei fatto di tutto, qualunque cosa mi fosse stata chiesta. Quello che nessuno poteva costringermi a fare era smettere di amarla con tutto me stesso, anche se sembrava proprio che lei non mi volesse più. 

E in occasione della sua ultima uscita, sono felice di conoscere meglio Eugenio Nascimbeni. Eccovi l'intervista che ci ha concesso l'autore:





CIAO, SONO LIETA DI CONOSCERTI MEGLIO. Grazie a te.
TI PRESENTI COME AUTORE? Mi chiamo Eugenio Nascimbeni, sono nato a Milano il 27 giugno del 1960, ma da tempo risiedo in un piccolo paese della provincia di Bergamo. Sono sposato e padre di tre bellissimi ragazzi. Come autore ho esordito nel 2007 con il romanzo thriller “Il traghettatore”, pubblicato da Leonardo Facco Editore di Treviglio. Nel giugno del 2012 ho pubblicato per Lettere Animate Editore il romanzo giallo “L’angelo che portava la morte”. Qualche mese più tardi è uscito, per Falzea Editore, il romanzo thriller fantasy “La profezia di Karna e l’amuleto maledetto”.
Nel 2013, sempre con Lettere Animate Editore, è stato ripubblicato, in una versione extended,  il mio romanzo d’esordio “Il traghettatore” e parallelamente lo spin off dello stesso, dal titolo “L’attesa di Caronte”.
Nel 2015 è stato editato, da Lettere Animate Editore, il romanzo thriller a sfondo psicologico “Delirio”.
Il 6 aprile del 2017, infine, è stato pubblicato, da Amarganta Editore, il mio quinto romanzo “Non è mai troppo presto per amare”.
Tutti i romanzi, ci tengo a precisarlo, sono stati pubblicati da editori free.


QUALE GENERE DI LIBRI AMI LEGGERE? Diciamo che ho sempre avuto una naturale inclinazione per le storie a tinte fosche, piene di mistero e suspense. Ricordo che da bambino divoravo i Gialli per ragazzi della Mondadori, quelli che avevano per protagonisti i fratelli Hardy o la simpatica detective Nancy Drew. Crescendo mi sono poi avvicinato ai grandi nomi che hanno reso celebre la letteratura di genere poliziesco come Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, tanto per citarne un paio. In seguito ho scoperto autori come Edgar Allan Poe, Lovecraft, Le Fanu, King, Chandler, Hammet, Wilkie Collins e molti altri ancora. Come scrittore, dunque, ho sempre trovato più congeniale il thriller nelle sue svariate forme, anche quelle di natura fantastica. Come lettore amo lo stesso tipo di storie, ma apprezzo anche la letteratura non di genere: il mio autore preferito in assoluto, infatti, è Jorge Amado che è stato uno straordinario e superbo cantore del Brasile e della sua meravigliosa gente.
UN LIBRO IN PARTICOLARE CHE AMI? Se devo sceglierne uno dico Teresa Batista stanca di guerra di Jorge Amado, il romanzo che mi ha fatto conoscere questo straordinario scrittore brasiliano. La protagonista è Teresa, una splendida mulatta a cui la vita non sorride e che, per necessità, talvolta si prostituisce. Amado tratteggia un ritratto sublime di questa splendida donna che riesce a trovare, tra tante difficoltà, l’amore per un marinaio. Non mancano, da parte di Amado, l’io narrante del romanzo, invettive contro la corruzione della classe politica e delle amministrazioni cittadine, un tema che ricorre spesso, talvolta con divertita ironia, in molti dei suoi romanzi.
QUAL È L’ULTIMO LIBRO CHE HAI LETTO? “L'italiano, o il confessionale dei penitenti neri”, romanzo gotico scritto dall'autrice inglese Ann Radcliffe. Mi sono piaciute moltissimo le atmosfere cupe e i personaggi, a cominciare dal perfido monaco Schedoni. Una lettura avvincente e ben scritta che mi sento di consigliare a tutti.
COSA PREFERISCI, EBOOK O CARTACEO? I dispositivi su cui si possono leggere gli ebook sono senza dubbio più versatili e presentano molti lati positivi: anch’io ne possiedo uno, naturalmente. Non essendo propriamente un “nativo digitale”, cresciuto a pane e computer, devo dire tuttavia che preferisco il cartaceo.
DOVE PREFERISCI LEGGERE? In genere a letto, non necessariamente prima di addormentarmi. Poiché la lettura è un piacere, credo che occorra farlo nelle migliori condizioni possibili di comodità. Quando facevo il pendolare, tra il piccolo paese della bergamasca dove abito, e Milano dove lavoravo, leggevo anche sul treno riuscendo nell’intento di estraniarmi. Sempre meglio che ascoltare le chiacchiere altrui sui soliti banali argomenti, o no?
QUALCOSA DI PIÙ FRIVOLO E PERSONALE: La prima cosa frivola che mi viene in mente è la mia nutrita collezione di braccialetti di cotone che porto al polso sinistro. Avevo iniziato un po’ di anni fa per puro divertimento, poi ho cominciato ad apprezzare questo innocuo vezzo e ho proseguito. Mia madre li trova insopportabili, mia moglie mi fa notare che tra non molto non saprò più dove metterli, ma io non ho intenzione di smettere. Qualcosa di meno frivolo? Amo raccogliere segnalibri, bicchieri di vetro da collezione, campanellini di ogni forma e dimensione. Ormai ne ho talmente tanti che incomincio ad avere problemi di spazio.
CHE COLORE PREFERISCI? Amo molto il grigio e il nero per i capi d’abbigliamento, ma qualsiasi colore dai toni accesi, soprattutto quelli che ci offre la natura, è in grado di emozionarmi.
HAI UN PERSONAGGIO STORICO O DEL CINEMA O SCRITTORE AL QUALE TI ISPIRI O CUI VORRESTI ASSOMIGLIARE? PERCHÉ? Amo moltissimo i personaggi legati al mondo della musica, dello sport, del cinema, dello spettacolo più in generale, soprattutto quelli che hanno lasciato un segno importante della loro arte e che se ne sono andati, purtroppo, prematuramente. A loro ho dedicato, qualche tempo fa, la raccolta di poesie Spiriti Immortali, brevi ritratti di grandi miti fotografati nel loro momento di massimo splendore e in quello drammatico della loro dipartita, utilizzando un linguaggio che qualcuno ha definito tra il rap e il rock’n roll. Non ho tuttavia un vero modello a cui ispirarmi perché credo che ciascuno di noi possieda già una propria personalità. Cerchiamo di essere noi stessi: non c’è davvero bisogno di imitare qualcuno.
COSA FAI NELLA VITA? Attualmente sono un felice (baby) pensionato. In precedenza ho lavorato per la RCS S.p.A. in qualità di supervisore dei crediti. Una ristrutturazione aziendale mi ha poi permesso di fruire di un prepensionamento, così da tre anni a questa parte posso dedicarmi a coltivare con più assiduità i miei passatempi preferiti, quando le incombenze di casa  e della mia famiglia me lo permettono.
DA COSA NASCE QUESTA TUA PASSIONE? Ho sempre avuto la passione per la lettura. Da qui alla scrittura il passo è stato breve. La cosa più entusiasmante è lasciarsi guidare dall’ispirazione che quando arriva, almeno per quel che mi riguarda, mi regala delle autentiche folgorazioni in grado di farmi “vedere” la storia per un nuovo romanzo in tutta la sua interezza. Se l’ispirazione non arriva, molto semplicemente non prendo carta e penna. Non potrei mai scrivere “per dovere”, peggio che mai per dimostrare qualcosa a qualcuno. Finirei per confezionare una storia ben scritta, questo sì, ma piatta, scontata, senza contenuti, e non è questo ciò che intendo per essere scrittore. Nei miei romanzi, anche quelli di genere, c’è sempre un messaggio che intendo far giungere a chi legge: l’attaccamento alla vita ne “Il traghettatore”, il tema dell’eutanasia ne “L’angelo che portava la morte”, il senso di appartenenza a un territorio e l’importanza di una comunità ne “La profezia di Karna e l’amuleto maledetto”, gli inganni della mente in “Delirio”, il sentimento che è in grado di sopravvivere alla fine dell’amore e a noi stessi nell’ultimissimo “Non è mai troppo presto per amare”.
QUALI I TUOI SOGNI PER IL FUTURO? Tra quelli più a portata di mano ci sono due viaggi: uno nel New Jersey sulle tracce dei luoghi storici di Bruce Springsteen, il mio vero e proprio oggetto di culto in campo musicale, l’altro nel Brasile, una terra che amo particolarmente per la sua grande cultura.
Un sogno più difficile da realizzare è vedere l’adattamento cinematografico di una delle storie che ho narrato nei miei romanzi.

PARLACI DEL TUO LAVORO/I :

GENERE: narrativa (romanzo di formazione a carattere sentimentale)
TITOLO: Non è mai troppo presto per amare
FORMATO: ebook e cartaceo
PREZZO: digitale euro 1,99, cartaceo Euro 12,00

TRAMA: Milano, un’estate di fine anni sessanta. Fabio, dodicenne portiere della squadra di calcio amatoriale dei “Diavoli Gialli”, parte con sua madre per una località dell’entroterra pesarese per concedersi un primo scampolo di vacanze, ospite di suo cugino Celso e degli zii.
Nel corso del viaggio fa qualche riflessione sul tema dell’amore, un sentimento che lui conosce appena attraverso le canzoni melodiche di quegli anni e grazie alla fugace lettura dei fotoromanzi della Lancio, diffusissimi a quei tempi, di cui sua madre è un’accanita lettrice.
L’incontro sul treno con un soldato di leva, triste e addolorato dopo avere salutato la sua ragazza, gli fa comprendere che l’amore è una medaglia a due facce: da un lato la gioia, dall’altra la sofferenza.
Arrivato a destinazione fa conoscenza con Lea, una bellissima ragazzina di due anni più grande e della quale s’innamora al primo sguardo. Con la timidezza e l’inesperienza dell’età incomincia un piccolo corteggiamento sino a quando lei non gli regala il suo primo bacio d’amore.
La storia tra di loro s’irrobustisce e tutto sembra filare per il verso giusto, ma un evento inatteso finisce per lacerare in modo irreparabile il loro rapporto.
Fabio allora, attraverso un percorso di crescita individuale quanto mai sofferto, giunge alla vetta più elevata dell’amore: nonostante la relazione con Lea sia terminata, il suo sentimento verso di lei non è mutato, anzi si è ingigantito.
Un drammatico avvenimento, infine, pone Fabio davanti a una scelta coraggiosa che affronta con lo slancio passionale del suo giovane cuore innamorato.
L’ultimo capitolo, un vero e proprio colpo di scena, commovente ma non strappalacrime, spiegherà cosa è successo, a distanza di tempo dai fatti raccontati, a tutti i protagonisti della vicenda.
È un romanzo dal finale per nulla piatto o scontato, che innalza il sentimento a dimensione spirituale in grado di sopravvivere a noi stessi.





COME È NATA QUESTA STORIA? Come mi capita di consueto, in maniera del tutto spontanea. Stavo ascoltando “Maggie May”, un celebre brano di Rod Stewart che parla del rapporto tormentato tra il protagonista e una ragazza di qualche anno più grande, quando all’improvviso ho avuto un’autentica folgorazione riuscendo a immaginare una storia dall’inizio alla fine. A tal proposito desidero raccontare due aspetti curiosi. Credo di avere ascoltato questa struggente ballata d’amore almeno un centinaio di volte in vita mia e mai, prima di quel giorno, mi era venuta in testa l’idea per un romanzo che fosse ispirato da questo pezzo. Forse in quel momento ero soltanto più “romanticamente ispirato” di altre volte, diciamo così, ragion per cui mi sono messo a tavolino e ho strutturato l’idea di partenza. L’altra cosa divertente, almeno per certi versi, è stata quella di accorgermi che tra le mani avevo un romanzo di genere completamente diverso rispetto alle storie a tinte fosche narrate in precedenza. Ho accettato la sfida della mia mente con molto entusiasmo e mi sono subito messo al lavoro.
IN QUANTO TEMPO È PASSATA DALLA TUA MENTE AI LETTORI? All’incirca due anni, revisioni comprese.
GRAZIE PER AVERCI DONATO UN PEZZETTO DI TE ;-) Grazie a voi per l’ospitalità.