sabato 11 febbraio 2017

RECENSIONE ARABA FENICE MICHELE SBRISCIA

 ED ECCOCI CON UNA NOVITA' ASSOLUTA: UNA DOPPIA RECENSIONE DI PAOLA E FRANCESCA, BUONA LETTURA ;-) 

Titolo: L’Araba Fenice
·        Autore: Michele Sbriscia
Formato: e-book
·        Lunghezza stampa: 219
·        Editore: Lettere Animate
Prezzo: 1,99


L’AUTORE:
Michele Sbriscia è nato a Fano l’8 Agosto 1970. È sposato con Lara e ha 2 figli, Giorgia e Matteo. È diplomato in elettronica e “ha la fortuna”, dichiara lui stesso, di lavorare nel settore da oltre 20 anni. Ha scritto il romanzo “Araba Fenice” edito da Lettere Animate a Giugno 2015. Ama leggere, scrivere, disegnare…tutto quanto permetta di sognare a occhi aperti!

Sinossi
Un’incredibile avventura sta per portare Andrea a vivere il suo sogno, ma continui balzi spazio-temporali lo tramuteranno in terrificanti incubi. Presenze malefiche cercheranno di strappare il protagonista alla realtà, rivelando orrori consumati nel corso dei secoli. La recente storia d’amore con Kari e il suo nuovo lavoro verranno messi alla dura prova anche dall’arrivo di uno spietato killer giunto dall’Africa per rintracciare un antico tesoro berbero. Segui la piuma della Fenice e tutti gli enigmi saranno svelati da un foglietto bruciacchiato recante antiche iscrizioni, scritto col sangue dal famoso alchimista Cagliostro.


RECENSIONE DI PAOLA:
Andrea Sgroglia è un uomo normale, come uno di noi. Gestisce la propria agenzia viaggi, di fronte a un negozio di scarpe dove lavora una giovane e bella ragazza tunisina da cui si sente particolarmente attratto. Kari è il suo nome. Andrea dalla sua scrivania è a soli 5,22 metri da lei. Fin qui sembra tutto normale, magari una storia d’amore sta per nascere tra i due. Invece no! Andrea entra in biblioteca e uno strano tizio consegna un libro e se ne va svelto. Curioso! Che libro era? “Trattato di Christoforo Acosta africano medico, & chirurgo della historia, natura, droghe medicinali...”
Da qui partono due storie in una, un racconto avvincente scritto su due piani temporali, con una trama complicata e articolata bene, in cui una persona “normale” e un po’ curiosa come Andrea si trova a vivere un’incredibile avventura.
Appare fin dall’inizio un personaggio misterioso e spietato: Taoufik, il fratellastro di Kari, un assassino pronto a tutto pur di mettere le mani su un tesoro che, secondo lui, gli spetta di diritto.
E non solo: anche due altri personaggi bizzarri e misteriosi fanno capolino di tanto in tanto: “Sindaco”
“Ti ho detto di non chiamarmi Sindaco!”...
Andrea presto conosce Kari, anche se non sa niente del suo passato. Tra i due nasce più di una semplice simpatia e, dopo una bella gita alle Grotte di Frasassi, si preparano a trascorrere una romantica serata, dove abita Kari. Ma proprio sul più bello, accade...
Non voglio raccontare la trama, dovete leggerla, leggere le descrizioni ricche dei luoghi, rispondere da soli alle tante domande: Quali segreti nasconde il manoscritto settecentesco che Andrea ha preso in biblioteca? E quale importante e potente formula nasconde quel foglietto un po’ bruciacchiato trovato nel libro e che qualcuno vuole recuperare a tutti i costi?
Ma a questo si aggiungono ancora visioni strane nella mente di Andrea che si incrociano e complicano la situazione. In realtà ogni elemento trova alla fine la sua collocazione e la sua spiegazione e, nel complesso, ho trovato il libro scritto bene. Davvero molto bello, a 5 stelle, il capitolo finale, con Cagliostro nella fortezza di San Leo: un elemento che permetterà di capire tutto il libro e di rileggerlo in chiave diversa. Un insieme di storia e leggenda, cultura e società legate insieme.
Anche il registro che usa cambia secondo le situazioni e le scene, dal cruento, alla situazione più leggera e divertente.    
L’autore parla con sicurezza di assenzio, tujone e glucoside amaro, di principi psicotropi, preparati erboristici e principi attivi delle piante; del “Manuale dei medicamenti galenici e chimici”, di erbe medicinali dai poteri vari.
Michele Sbriscia scrive:
“Ero entrato nel mistico mondo dell’alchimia: elisir di lunga vita, trasmutazione dei metalli, longevità e immortalità, miscugli di sostanze medicamentose.
Avevo forse trovato il movente?”
E ancora:
“Cagliostro, l’elisir di lunga vita, l’eterna giovinezza e la scoperta dell’ultimo elemento misterioso, ....M.A..ST.. o forse ....M .A..ST..
Qualcosa sarebbe ora cambiato nella sua vita?”
E descrivendo Kari: “Splendida e statuaria innanzi a me, ogni singola curva del suo corpo era priva di imperfezioni. Le sue invitanti labbra erano carnose...”
Poi: “Anche la luna sembra dissolversi per alcuni istanti, poi si ripresenta puntualmente. Un corpo mastodontico le passa davanti, oscurandola. [] la gigantesca massa e le sue evoluzioni aeree si avvicinano alla terra ferma. Le violenti...”

Insomma, davvero un ottimo esordio per Michele Sbriscia. Spero che stia scrivendo altro.



RECENSIONE DI FRANCESCA:

Un romanzo che mi ha sorpreso su più piani, quello di Michele Sbriscia, un mix di generi diversi per una storia avventurosa, tinta di rosa , ma a tratti gialla, con passaggi anche abbastanza cruenti, il tutto suddiviso in più piani temporali e in differenti luoghi geografici.
Le storie parallele si intrecciano pian piano, rendendo palesi i legami che le uniscono e appassionando sempre più il lettore.
Nella trama presente abbiamo Andrea, il personaggio che più mi è piaciuto , perché ‘normale’, è un ragazzo insicuro, pacato, che conduce una vita semplice, che viene stravolta con l’incontro di una donna misteriosa.
L’amore per questa donna lo trasformerà in un improbabile detective ( veramente ben riuscito in questa trasformazione che dona un tocco di ironia alla storia) , che si immerge nel mistero, attirando a sé il lettore con la sua imperfezione.
La storia ambientata nel futuro invece è agli inizi molto sognante, irreale, nebulosa, il lettore riuscirà a dipanare la matassa solo verso la fine.
Insomma è un romanzo complesso, che intriga, che abbracciando vari generi diversi non annoia mai, bravo l’autore!
Vi lascio alcuni passaggi per me molto significativi della poliedricità del narrare:




questo per me è un inizio perfetto, che mi ha catturato immediatamente , un modo di narrare delicato, sognante, pieno di dettagli nel descrivere, non vi sembra di vedere una cartolina leggendo queste parole?

e qui l’ironia di cui vi parlavo: un detective improbabile, impacciato e insicuro, che fa sorridere.


























Qui la sensualità fa da padrona, con il lato romantico della storia




































E infine questo , quasi scene da horror, con descrizioni crude e spaventose.


 CONCLUSIONI:
una vera sorpresa, un romanzo consigliato agli amanti del mistero, del fantasy, ma anche del romanticismo 




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