venerdì 20 febbraio 2015

intervista a Giulia Dell'Uomo



Ecco la chiacchierata con la mia collega ed amica Giulia! il suo libro è davvero toccante, ma mai pesante nè tendente al pietismo, ve lo consiglio!!!
cover giulia

Intervista a Giulia Dell’Uomo


Benvenuta tra noi Giulia  e complimenti per il tuo libro. Ti va di parlarci un po’ di te?
Certo, anche se devo ammettere che questa domanda è l’unica in grado di spiazzarmi. Allora mi riesce più facile raccontarvi qualche piccola curiosità. Ho ventisei anni e penso sia l’età più bella, perché sogni e realtà cominciano a mescolarsi davvero. All’università ho studiato marketing ed ora nel mio lavoro posso metterlo in pratica. Sono una fan di Francesco Renga, adoro viaggiare e amo gli animali.
Sono determinata e ambiziosa. Il mio difetto più grande? Sono estremamente testarda!
Com’è  Giulia  Dell’Uomo Lettrice? Quali le tue letture preferite?
Giulia lettrice è…divoratrice! Spesso sento un bisogno compulsivo di mangiarmi letteralmente un libro. Mi può colpire solo la copertina o magari solo la sinossi. Ma quando lo apro è difficile per me richiuderlo senza averlo finito. Adoro la narrativa contemporanea e i romanzi rosa, ma in generale posso dire di apprezzare davvero i romanzi che fino all’ultima pagina mi hanno fatto entrare dentro la storia, accanto ai protagonisti.
Qual è il pgiuliaercorso che ti ha portato ad esclamare: “voglio scrivere un romanzo!”?
Devo dire che fin da piccola ho sentito l’esigenza di scrivere. Poi ho capito che oltre ad essere un’esigenza era anche una passione. Ma i tempi non sono mai stati maturi per farlo seriamente, o forse sono io che non ci ho mai creduto abbastanza. Pensavo che scrivere un libro fosse una cosa da “scrittori” appunto. E io non mi sono mai sentita tale. Poi un anno fa non sono più riuscita ad ignorare questa passione ed ho iniziato a credere di dovermi prendere un po’ di più sul serio. E così, con un tasto dopo l’altro, è nato il mio primo libro.
Qual è stato il tuo percorso di pubblicazione? Cosa ti senti di consigliare a chi ha un romanzo nel cassetto e vuole tentare di emergere?
Il mio percorso è stato come quello di tanti autori esordienti. Mesi e mesi di attesa, qualche rifiuto da parte di qualche editore, qualche rifiuto da parte mia per proposte che non sentivo “mie” e poi finalmente la firma di un contratto. In generale comunque mi sento di consigliare tre cose: imparare ad avere pazienza, non prendersela per le porte in faccia e non smettere mai di inseguire i propri sogni. Perché è da lì che nascono i risultati più belli.
Ora vogliamo sapere tutto su ‘tutte le cose al loro posto’ : com’è nato? Quanto tempo hai dedicato alla stesura?
Tutte le cose al loro posto è nato di notte. In due mesi esatti. Tastiera di un computer, silenzio assoluto ed eccolo qua. E’ stato voluto e desiderato, ma non è stato scritto a tavolino e penso che questo si senta ad ogni pagina. E’ un’esigenza incontrollabile, una creazione che ho visto nascere e crescere con spontaneità. Un libro in cui ho riposto passione e amore per la vita.
Raccontaci dei tuoi protagonisti. Chi è Sara e quanto è importante per lei Roberto?
Sara è una ragazza che a soli vent’anni si ritrova con un macigno sulle spalle. La malattia la fa entrare in un tunnel di paura, le sconvolge i piani e i sogni nel cassetto. Poi però le da anche la spinta per rinascere nuovamente. Sara fa della malattia il suo trampolino di lancio e attraverso di lei si tuffa nella vita vera. Così quando incontra il suo medico, Roberto, durante le terapie, non ha paura di intrecciare la sua esistenza con quella di lui. Roberto sa farla respirare a pieni polmoni e sarà per Sara fonte di gioia, di risate forti e vere, ma anche di qualche lacrima di troppo…
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai qualche lavoro in cantiere?
Il mio progetto più bello è di non smettere di scrivere. Ora che ho preso il via, vorrei proprio non finisse mai. Così in stesura c’è un secondo romanzo e tante idee per la testa, che magari un giorno si trasformeranno in realtà. Ma in attesa di tutto ciò, attualmente mi godo il calore dei miei primi lettori. Non c’è cosa più bella di entrare nella vita delle persone con le proprie parole e di sentirle accanto a me con commenti e apprezzamenti sulla storia raccontata nel libro. Spero di poter godere di questo privilegio per molto altro tempo ancora!

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